LEVIOFLU*10BUST 500MG+60MG


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Libretto informativo
EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE 500 MG + 60 MG
Principi attivi
Granulato per soluzione orale Una bustina da 1,5 g contiene: Principi attivi: paracetamolo 500 mg. pseudoefedrina cloridrato 60 mg (equivalente a 49,15 mg di pseudoefedrina). Eccipienti con effetti noti: Aspartame (E951): 45,307 mg Sorbitolo (E420): 95,184 mg Saccarosio: 388,098 mg Saccarina sodica: 22,654 mg (di cui 2,54 mg di sodio) Riboflavina sodio fosfato: 0,388 mg (di cui 0,02 mg di sodio) Compresse effervescenti Una compressa effervescente contiene: Principi attivi: paracetamolo 500 mg. pseudoefedrina cloridrato 60 mg (equivalente a 49,15 mg di pseudoefedrina). Eccipienti con effetti noti: Sodio bicarbonato: 700 mg (di cui 191, 56 mg di sodio) Sodio carbonato anidro: 300 mg (di cui 130,14 mg di sodio) Sorbitolo (E420): 296 mg Aspartame (E951): 20 mg Saccarina sodica: 20 mg (di cui 2,24 mg di sodio) Docusato sodico: 4 mg (di cui 0,21 mg di sodio) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Indicationi terapeutiche
Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.
Dosaggio
Posologia - Granulato per soluzione orale Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni di età: 2-3 bustine al giorno, disciolte in un bicchiere d'acqua. Bambini: non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3) Utilizzare la dose minima efficace. Iniziare, cioè, il trattamento al dosaggio minimo previsto aumentando la dose solo se i sintomi non sono sufficientemente controllati. La dose massima (sia per singola somministrazione sia per dose giornaliera totale) non deve mai essere superata. Negli adolescenti, negli anziani o nei soggetti con funzione epatica o renale compromessa può essere necessario ridurre il dosaggio in rapporto alle condizioni cliniche del paziente; in questi casi il paziente deve essere avvertito di consultare il medico prima di usare EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE. Il medicinale deve essere utilizzato: 5 giorni massimo di terapia per la popolazione adulta 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12-18 anni) Modo di somministrazione - Granulato per soluzione orale Il medicinale va assunto a stomaco pieno. Sciogliere il granulato in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta. È possibile utilizzare anche acqua calda. Posologia - Compresse effervescenti Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni di età: 1 compressa effervescente (pari a 500 mg di paracetamolo e 60 mg di pseudoefedrina cloridrato). Tali dosi possono essere ripetute fino a tre volte al giorno. Bambini: non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3) Utilizzare la dose minima efficace. Iniziare, cioè, il trattamento al dosaggio minimo previsto aumentando la dose solo se i sintomi non sono sufficientemente controllati. La dose massima (sia per singola somministrazione sia per dose giornaliera totale) non deve mai essere superata. Negli adolescenti, negli anziani o nei soggetti con funzione epatica o renale compromessa può essere necessario ridurre il dosaggio in rapporto alle condizioni cliniche del paziente; in questi casi il paziente deve essere avvertito di consultare il medico prima di usare EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE. Il medicinale deve essere utilizzato: 5 giorni massimo di terapia per la popolazione adulta 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12-18 anni) Modo di somministrazione - Compresse effervescenti Il medicinale va assunto a stomaco pieno. Sciogliere la compressa in un bicchiere d’acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta.
Effetti indesiderati
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Gravidanza e allattamento. - Bambini di età inferiore ai 12 anni. - Pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi. - Soggetti affetti da una forma grave delle seguenti malattie: - malattia coronarica (angina, precedente infarto); - ipertensione; - aritmie; - insufficienza epatica; - insufficienza renale; - ipertiroidismo; - asma; - diabete; - disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie; - glaucoma; - anemia emolitica. - Soggetti che sono in trattamento con diidroergotamina o con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) o che hanno interrotto questo trattamento da meno di due settimane (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze e precauzioni
Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Questo medicinale va usato correttamente, rispettando le istruzioni per l’uso ed in particolare la posologia autorizzata. Si può verificare epatotossicità con paracetamolo anche a dosi terapeutiche, dopo un trattamento di breve durata e in pazienti senza disfunzione epatica pre-esistente (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda cautela in pazienti con una storia di sensibilità all’aspirina e/o ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS). Il rischio di gravi effetti indesiderati è aumentato anche quando il paracetamolo è assunto insieme ad altri analgesici antipiretici; deve pertanto essere evitato l’uso contemporaneo di questo tipo di medicinali. Questo medicinale può causare effetti indesiderati anche gravi (vedere paragrafo 4.8); il paziente deve essere avvertito di sospendere il medicinale e di consultare immediatamente un medico nel caso sospetti l’insorgenza di un effetto indesiderato grave. Gravi reazioni cutanee: con l’uso di paracetamolo sono state riportate reazioni potenzialmente fatali come la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ), la necrolisi epidermica tossica (NET) e la pustolosi esantematica acuta generalizzata. I pazienti devono essere informati circa i segni ed i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se si verificano i sintomi o i segni della sindrome di Stevens-Johnson, della necrolisi epidermica tossica o della pustolosi esantematica acuta generalizzata (ad esempio rash cutaneo progressivo associato a vesciche o lesioni delle mucose), il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con paracetamolo e consultare un medico. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico), così come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. Neuropatia ottica ischemica Con la pseudoefedrina sono stati riportati casi di neuropatia ottica ischemica. La pseudoefedrina deve essere interrotta se dovesse verificarsi improvvisa perdita della vista o riduzione dell’acuità visiva, ad esempio in caso di scotoma. Colite ischemica Ci sono state segnalazioni di colite ischemica con l’impiego di pseudoefedrina. L’utilizzo di pseudoefedrina deve essere interrotto immediatamente e va richiesto un parere medico se si verificano all’improvviso dolore addominale, sanguinamento rettale o altri sintomi di colite ischemica. L’uso del medicinale richiede una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio negli anziani e nei soggetti affetti da una forma lieve/moderata delle seguenti malattie: - malattia coronarica (angina, precedente infarto); - ipertensione; - aritmie; - insufficienza epatica; - insufficienza renale; - ipertiroidismo; - asma; - diabete; - disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie; - glaucoma; - anemia emolitica; - carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. I pazienti che assumono paracetamolo devono evitare l’uso di bevande alcoliche perché l’alcool aumenta il rischio di danno epatico. I forti consumatori di bevande alcoliche devono consultare il proprio medico prima di assumere un medicinale contenente paracetamolo. Durante l’uso di EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE occorre evitare di bere aranciata amara (vedere paragrafo 4.5). In corso di terapia con anticoagulanti orali la somministrazione di paracetamolo può aumentare l’effetto degli anticoagulanti rendendo necessario un più stretto monitoraggio della terapia anticoagulante; inoltre, interazioni potenzialmente dannose sono possibili anche con diversi altri farmaci (vedere paragrafo 4.5). In questi casi EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE può essere utilizzato solo sotto stretto controllo medico. Il paziente deve essere avvertito della necessità di consultare il medico se è già in trattamento con altri farmaci. Informazioni importanti su alcuni eccipienti - GRANULATO PER SOLUZIONE ORALE Questo medicinale contiene: Aspartame: Questo medicinale contiene 45,307mg di aspartame per bustina di granulato di soluzione orale, equivalente a 0,65 mg/kg e 0,91 mg/kg rispettivamente in soggetti di 70 kg e 50 kg. L’aspartame ingerito oralmente è idrolizzato nel tratto gastrointestinale. La fenilalanina è il principale prodotto della sua idrolisi. Può essere dannoso per i soggetti affetti da fenilchetonuria. Sorbitolo: ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio, non deve essere somministrato questo medicinale. Saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per bustina, cioè essenzialmente “senza sodio”. Informazioni importanti su alcuni eccipienti - COMPRESSE EFFERVESCENTI Una compressa effervescente contiene: Sodio: questo medicinale contiene circa 14 mmol (324 mg) di sodio (componente principale del sale da cucina) per dose equivalente a 16,20% della dose massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. La dose massima giornaliera di questo medicinale corrisponde al 48,6% della dose massima giornaliera di sodio raccomandata dall’OMS. EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è considerato ad alto contenuto di sodio. Ciò deve essere tenuto in particolare considerazione nel caso di pazienti che seguono un regime dietetico iposodico. Sorbitolo: ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non deve essere somministrato questo medicinale. Aspartame: Questo medicinale contiene 20 mg di aspartame per compressa effervescente, equivalente a 0,28 mg/kg e 0,4 mg/kg rispettivamente in soggetti di 70 kg e 50 kg. L’aspartame ingerito oralmente è idrolizzato nel tratto gastrointestinale. La fenilalanina è il principale prodotto della sua idrolisi. Può essere dannoso per i soggetti affetti da fenilchetonuria.
Interazioni
Interazioni relative al paracetamolo Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio cimetidina e ranitidina). Il rischio di tossicità da paracetamolo può essere aumentato in pazienti che assumono altri farmaci potenzialmente epatotossici o farmaci che inducono gli enzimi microsomiali epatici, come alcuni antiepilettici (quali glutetimide, fenobarbital, fenitoina, carbamazepina, topiramato), rifampicina e alcool. La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Anticoagulanti: il paracetamolo può aumentare il rischio di sanguinamento in pazienti che assumono warfarin e altri antagonisti della vitamina K. I pazienti che assumono paracetamolo e antagonisti della vitamina K devono essere monitorati per un’appropriata coagulazione e per la comparsa di sanguinamenti. Flucloxacillina: si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Citotossici: possibile inibizione del metabolismo di busulfano per via endovenosa (si raccomanda cautela nelle 72 ore seguenti l’uso di paracetamolo). Domperidone: aumento dell’assorbimento di paracetamolo. Farmaci ipolipemizzanti: riduzione dell’assorbimento di paracetamolo con colestiramina. Metoclopramide: aumento dell’assorbimento di paracetamolo (aumento dell’effetto). Interazioni relative alla pseudoefedrina Per la possibilità di reazioni gravi è controindicata la contemporanea somministrazione di pseudoefedrina e di: - inibitori della monoamino ossidasi (IMAO) (vedere paragrafo 4.3). Gli inibitori della monoamino ossidasi sono utilizzati in terapia come: - antiparkinsoniani (quali selegilina o rasagilina); - antidepressivi (quali isocarboxazide, nialamide, fenelzina, tranilcipromina, iproniazide, iproclozide, moclobemide e toloxatone); - antineoplastici (quali la procarbazina). L’uso concomitante di pseudoefedrina e IMAO può scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea). È controindicato l’uso di pseudoefedrina anche nei pazienti che hanno interrotto il trattamento con IMAO da meno di due settimane. - diidroergotamina: l’associazione dei due farmaci può determinare un pericoloso innalzamento della pressione arteriosa. Per i possibili effetti causati dalla loro interazione, l’associazione della pseudoefedrina con alcuni medicinali è possibile solo sotto stretto controllo del medico che ne valuterà il rapporto rischio/beneficio nel singolo caso. Usare EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE solo sotto stretto controllo del medico quando si è già in terapia con uno di questi farmaci: - linezolid: l’associazione dei due farmaci può determinare un innalzamento della pressione arteriosa; - metildopa: riduzione dell’effetto antipertensivo della metildopa; - midodrina: aumento dell’effetto ipertensivo della midodrina. A causa della presenza di pseudoefedrina, evitare l’associazione con altri simpaticomimetici (rischio di episodi ipertensivi) o con guanetidina (annullamento dell’effetto antipertensivo). Arancio amaro: l’arancio amaro (anche detto melangolo) può scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea) nei pazienti che assumono pseudoefedrina.
Gravidanza e allattamento
EFFERALGAN FEBBRE E CONGESTIONE NASALE è controindicato in gravidanza, accertata o presunta, e durante l’allattamento.
Effetti collaterali
Effetti indesiderati dovuti al paracetamolo - Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia; agranulocitosi, anemia emolitica in pazienti con carenza di base della glucosio-6-fosfato deidrogenasi. - Patologie del sistema nervoso: vertigini. - Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. - Patologie cardiache: sindrome di Kounis. - Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, polmonite. - Patologie gastrointestinali: emorragia gastrointestinale; reazioni gastrointestinali. - Patologie renali ed urinarie: nefrotossicità; alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria). - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema, orticaria, rash, eruzione fissa da farmaco. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi come eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica (NET), sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.4). - Patologie epatobiliari: epatotossicità; alterazione della funzione epatica ed epatiti; epatite citolitica che può portare ad un’insufficienza epatica acuta. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Effetti indesiderati dovuti alla pseudoefedrina - Patologie cardiache: infarto miocardico, fibrillazione atriale, tachiaritmia, ipertensione, ipotensione, extrasistoli ventricolari, dolore precordiale, palpitazioni. - Patologie del sistema nervoso: convulsioni, insonnia, tremori, atassia, vertigini, mal di testa. - Patologie dell’occhio: midriasi, neuropatia ottica ischemica (frequenza non nota). - Patologie gastrointestinali: colite ischemica (frequenza non nota), alterazioni del gusto, nausea, vomito, secchezza della bocca. - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eczema, eritema fisso, pseudo-scarlattina. - Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipertermia, sete, sudorazione. - Disturbi psichiatrici: ansia, agitazione, nervosismo, irritabilità, confusione, allucinazioni. - Difficoltà ad urinare: Nei pazienti con ipertrofia prostatica possono verificarsi casi di ritenzione urinaria. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Paracetamolo In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con pallore, nausea, vomito, anoressia e dolori addominali che generalmente compaiono entro le prime 24 ore dal sovradosaggio con paracetamolo. Nell’adulto il dosaggio massimo giornaliero di paracetamolo è di 3 g; al di sopra di questo limite esiste un rischio di epatotossicità dose-dipendente. Nausea e vomito, gli unici segni precoci di intossicazione, di solito scompaiono entro 24 ore. La persistenza oltre questo tempo, spesso associata a dolore sottocostale al fianco destro o iperestesia, può indicare lo sviluppo di necrosi epatica. Il danno epatico è massimo 3-4 giorni dopo l’ingestione e un sovradosaggio da paracetamolo può essere causa di citolisi epatica che può portare ad insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica, encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale, coma e morte. Perciò, nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti che hanno assunto un sovradosaggio di paracetamolo devono essere trasferiti d’urgenza in ospedale. Aumentati livelli delle transaminasi epatiche, della lattato deidrogenasi e della bilirubina con una riduzione dei livelli di protrombina possono manifestarsi da 12 a 48 ore dal sovradosaggio acuto. Il sovradosaggio può portare anche a pancreatite, insufficienza renale acuta e pancitopenia. Una dose di 10-15 g (20-30 compresse) o 150 mg/kg di paracetamolo assunti nell’arco di 24 ore possono causare necrosi epatocellulare grave e, molto meno frequentemente, necrosi tubulare renale. La somministrazione di carbone attivato deve essere presa in considerazione se si pensa che il paracetamolo sia stato assunto entro l’ultima ora in quantità superiore a 150 mg/kg o 12 g (considerare comunque il limite inferiore). L’acetilcisteina protegge il fegato se somministrata per infusione entro 24 ore dall’ingestione di paracetamolo. Pseudoefedrina I segni/sintomi più comuni del sovradosaggio di pseudoefedrina includono: midriasi, tachicardia, ipertensione, agitazione/ansia, aritmia sinusale, allucinazioni, tremori/iperreflessia, vomito; meno frequentemente si osserva: iperglicemia, rabdomiolisi, insufficienza renale acuta. La maggior parte dei pazienti richiede solo un breve periodo di osservazione in ospedale; un trattamento farmacologico è richiesto nei casi più gravi (e.g. aritmie, crisi ipertensiva, convulsioni).
Eccipienti
Granulato per soluzione orale Saccarosio, acido citrico anidro, aroma tropicale, aroma pompelmo, sorbitolo, aspartame, sucralosio, saccarina sodica, polisorbato 20, colorante rosso barbabietola, colorante riboflavina sodio fosfato. Compresse effervescenti Acido citrico anidro, sodio bicarbonato, sodio carbonato anidro, sorbitolo, aroma limone, aspartame, saccarina sodica, simeticone, leucina, docusato sodico.
Conservazione
Granulato per soluzione orale Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Compresse effervescenti Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il tubo ben chiuso. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Durata
36 MESI
Prodotto detraibile
LEVIOFLU
Decongestionanti nasali per uso sistemico.
Paracetamolo; pseudoefedrina cloridrato.
Granulato per soluzione orale: saccarosio, acido citrico anidro, aroma tropicale, aroma pompelmo, sorbitolo, aspartame, sucralosio, saccarin a sodica , polisorbato 20, colorante rosso barbabietola, colorante rib oflavina sodio fosfato. Compresse esffervescenti: acido citrico anidro , sodio bicarbonato, sodio carbonato anidro, sorbitolo, aroma limone, aspartame, saccarina sodica , simeticone, leucina, docusato sodico.
Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell'influenza.
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i elencati; gravidanza e allattamento; bambini di eta' inferiore ai 12 anni; pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato d eidrogenasi; soggetti affetti da una forma grave delle seguenti malatt ie: o malattia coronarica (angina, precedente infarto); o ipertensione ; o aritmie; o insufficienza epatica; o insufficienza renale; o iperti roidismo; o asma; o diabete; o disturbi della minzione causati da iper trofia prostatica o da altre patologie; o glaucoma; o anemia emolitica ; soggetti che sono in trattamento con diidroergotamina o con inibitor i delle monoamino ossidasi (IMAO) o che hanno interrotto questo tratta mento da meno di due settimane.
>>Granulato per soluzione orale. Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 a nni di eta': 2-3 bustine al giorno, disciolte in un bicchiere d'acqua. Bambini: non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni. Uti lizzare la dose minima efficace. Iniziare, cioe', il trattamento al do saggio minimo previsto aumentando la dose solo se i sintomi non sono s ufficientemente controllati. La dose massima (sia per singola somminis trazione sia per dose giornaliera totale) non deve mai essere superata . Negli adolescenti, negli anziani o nei soggetti con funzione epatica o renale compromessa puo' essere necessario ridurre il dosaggio in ra pporto alle condizioni cliniche del paziente; in questi casi il pazien te deve essere avvertito di consultare il medico prima di usare il far maco. Il medicinale deve essere utilizzato: 5 giorni massimo di terapi a per la popolazione adulta 3 giorni massimo di terapia per la popolaz ione pediatrica (12-18 anni) >>Modo di somministrazione. Granulato per soluzione orale: il medicinale va assunto a stomaco pieno. Sciogliere il granulato in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la soluzi one ottenuta. E' possibile utilizzare anche acqua calda. >>Compresse e ffervescenti. Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni di eta': 1 comp ressa effervescente (pari a 500 mg di paracetamolo e 60 mg di pseudoef edrina cloridrato). Tali dosi possono essere ripetute fino a tre volte al giorno. Utilizzare la dose minima efficace. Iniziare, cioe', il tr attamento al dosaggio minimo previsto aumentando la dose solo se i sin tomi non sono sufficientemente controllati. La dose massima (sia per s ingola somministrazione sia per dose giornaliera totale) non deve mai essere superata. Negli adolescenti, negli anziani o nei soggetti con f unzione epatica o renale compromessa puo' essere necessario ridurre il dosaggio in rapporto alle condizioni cliniche del paziente; in questi casi il paziente deve essere avvertito di consultare il medico prima di usare il farmaco. Il medicinale deve essere utilizzato: 5 giorni ma ssimo di terapia per la popolazione adulta 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12-18 anni). >>Modo di somministrazion e. Compresse effervescenti: il medicinale va assunto a stomaco pieno. Sciogliere la compressa in un bicchiere d'acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta.
Granulato per soluzione orale: questo medicinale non richiede alcuna c ondizione particolare di conservazione. Compresse effervescenti: non c onservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; tenere il tubo ben ch iuso; conservare nella confezione originale per proteggere il medicina le dall'umidita'.
Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi a ltro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono veri ficare gravi reazioni avverse. Questo medicinale va usato correttament e, rispettando le istruzioni per l'uso ed in particolare la posologia autorizzata. Si puo' verificare epatotossicita' con paracetamolo anche a dosi terapeutiche, dopo un trattamento di breve durata e in pazient i senza disfunzione epatica pre-esistente. Si raccomanda cautela in pa zienti con una storia di sensibilita' all'aspirina e/o ai farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS). Il rischio di gravi effetti indesid erati e' aumentato anche quando il paracetamolo e' assunto insieme ad altri analgesici antipiretici; deve pertanto essere evitato l'uso cont emporaneo di questo tipo di medicinali. Questo medicinale puo' causare effetti indesiderati anche gravi; il paziente deve essere avvertito d i sospendere il medicinale e di consultare immediatamente un medico ne l caso sospetti l'insorgenza di un effetto indesiderato grave. Gravi r eazioni cutanee: con l'uso di paracetamolo sono state riportate reazio ni potenzialmente fatali come la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ), la necrolisi epidermica tossica (NET) e la pustolosi esantematica acuta generalizzata. I pazienti devono essere informati circa i segni ed i s intomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se si verifi cano i sintomi o i segni della sindrome di Stevens-Johnson, della necr olisi epidermica tossica o della pustolosi esantematica acuta generali zzata, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con p aracetamolo e consultare un medico. L'uso del medicinale richiede una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio negli anziani e ne i soggetti affetti da una forma lieve/moderata delle seguenti malattie : malattia coronarica (angina, precedente infarto); ipertensione; arit mie; insufficienza epatica; insufficienza renale; ipertiroidismo; asma ; diabete; disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie; glaucoma; anemia emolitica; carenza di glucosio-6- fosfato deidrogenasi. I pazienti che assumono paracetamolo devono evit are l'uso di bevande alcoliche perche' l'alcool aumenta il rischio di danno epatico. I forti consumatori di bevande alcoliche devono consult are il proprio medico prima di assumere un medicinale contenente parac etamolo. Durante l'uso del medicinale occorre evitare di bere aranciat a amara. In corso di terapia con anticoagulanti orali la somministrazi one di paracetamolo puo' aumentare l'effetto degli anticoagulanti rend endo necessario un piu' stretto monitoraggio della terapia anticoagula nte; inoltre, interazioni potenzialmente dannose sono possibili anche con diversi altri farmaci. In questi casi il medicinale puo' essere ut ilizzato solo sotto stretto controllo medico. Il paziente deve essere avvertito della necessita' di consultare il medico se e' gia' in tratt amento con altri farmaci. Granulato per soluzione orale: questo medici nale contiene aspartame, che e' una fonte di fenilalanina, sorbitolo e saccarosio. Una compressa effervescente contiene sodio, sorbitolo e a spartame.
Interazioni relative al paracetamolo: usare con estrema cautela e sott o stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che pos sono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio ci metidina e ranitidina). Il rischio di tossicita' da paracetamolo puo' essere aumentato in pazienti che assumono altri farmaci potenzialmente epatotossici o farmaci che inducono gli enzimi microsomiali epatici, come alcuni antiepilettici (quali glutetimide, fenobarbital, fenitoina , carbamazepina, topiramato), rifampicina e alcool. La somministrazion e di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemi a (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della gl icemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Antic oagulanti: il paracetamolo puo' aumentare il rischio di sanguinamento in pazienti che assumono warfarin e altri antagonisti della vitamina K . I pazienti che assumono paracetamolo e antagonisti della vitamina K devono essere monitorati per un'appropriata coagulazione e per la comp arsa di sanguinamenti. Flucloxacillina: la co-somministrazione di fluc loxacillina con paracetamolo puo' portare ad acidosi metabolica, in pa zienti che presentano fattori di rischio di deplezione del glutatione. Citotossici: possibile inibizione del metabolismo di busulfano per vi a endovenosa (si raccomanda cautela nelle 72 ore seguenti l'uso di par acetamolo). Domperidone: aumento dell'assorbimento di paracetamolo. Fa rmaci ipolipemizzanti: riduzione dell'assorbimento di paracetamolo con colestiramina. Metoclopramide: aumento dell'assorbimento di paracetam olo (aumento dell'effetto). Interazioni relative alla pseudoefedrina P er la possibilita' di reazioni gravi e' controindicata la contemporane a somministrazione di pseudoefedrina e di: inibitori della monoamino o ssidasi (IMAO). Gli inibitori della monoamino ossidasi sono utilizzati in terapia come: antiparkinsoniani (quali selegilina o rasagilina); a ntidepressivi (quali isocarboxazide, nialamide, fenelzina, tranilcipro mina, iproniazide, iproclozide, moclobemide e toloxatone); antineoplas tici (quali la procarbazina). L'uso concomitante di pseudoefedrina e I MAO puo' scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpire ssia, cefalea). E' controindicato l'uso di pseudoefedrina anche nei pa zienti che hanno interrotto il trattamento con IMAO da meno di due set timane. Diidroergotamina: l'associazione dei due farmaci puo' determin are un pericoloso innalzamento della pressione arteriosa. Per i possib ili effetti causati dalla loro interazione, l'associazione della pseud oefedrina con alcuni medicinali e' possibile solo sotto stretto contro llo del medico che ne valutera' il rapporto rischio/beneficio nel sing olo caso. Usare il medicinale solo sotto stretto controllo del medico quando si e' gia' in terapia con uno di questi farmaci. Linezolid: l'a ssociazione dei due farmaci puo' determinare un innalzamento della pre ssione arteriosa; metildopa: riduzione dell'effetto antipertensivo del la metildopa; midodrina: aumento dell'effetto ipertensivo della midodr ina. A causa della presenza di pseudoefedrina, evitare l'associazione con altri simpaticomimetici (rischio di episodi ipertensivi) o con gua netidina (annullamento dell'effetto antipertensivo). Arancio amaro: l' arancio amaro (anche detto melangolo) puo' scatenare una grave crisi i pertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea) nei pazienti che assu mono pseudoefedrina.
>>Effetti indesiderati dovuti al paracetamolo. Patologie del sistema e molinfopoietico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia; agranulocit osi, anemia emolitica in pazienti con carenza di base della glucosio-6 - fosfato deidrogenasi. Patologie del sistema nervoso: vertigini. Dist urbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' quali ad es empio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Patologie c ardiache: sindrome di Kounis. Patologie respiratorie, toraciche e medi astiniche: broncospasmo, polmonite. Patologie gastrointestinali: emorr agia gastrointestinale; reazioni gastrointestinali. Patologie renali e d urinarie: nefrotossicita'; alterazioni a carico del rene (insufficie nza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema, orticaria, rash, eruzi one fissa da farmaco. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi come eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica ( NET), sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e pustolosi esantematica acuta generalizzata. Patologie epatobiliari: epatotossicita'; alterazione d ella funzione epatica ed epatiti; epatite citolitica che puo' portare ad un'insufficienza epatica acuta. In caso di sovradosaggio il paracet amolo puo' provocare citolisi epatica che puo' evolvere verso la necro si massiva ed irreversibile. >>Effetti indesiderati dovuti alla pseudo efedrina. Patologie cardiache: infarto miocardico, fibrillazione atria le, tachiaritmia, ipertensione, ipotensione, extrasistoli ventricolari , dolore precordiale, palpitazioni. Patologie del sistema nervoso: con vulsioni, insonnia, tremori, atassia, vertigini, mal di testa. Patolog ie dell'occhio: midriasi. Patologie gastrointestinali: colite ischemic a, alterazioni del gusto, nausea, vomito, secchezza della bocca. Patol ogie della cute e del tessuto sottocutaneo: eczema, eritema fisso, pse udo-scarlattina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperterm ia, sete, sudorazione. Disturbi psichiatrici: ansia, agitazione, nervo sismo, irritabilita', confusione, allucinazioni. Difficolta' ad urinar e: nei pazienti con ipertrofia prostatica possono verificarsi casi di ritenzione urinaria. La segnalazione delle reazioni avverse sospette c he si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, i n quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/risc hio del medicinale.
Controindicato in gravidanza, accertata o presunta, e durante l'allatt amento.
Brand: | AESCULAPIUS FARMACEUTICI |
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Categoria: | Raffreddore |
Dispositivo medico: | No |
Farmaco: | Si |
Tipo prodotto: | Farmaco Da Banco |