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IBUPROFENE 400mg 10 Cpr AUROBINDO

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Denominazione

IBUPROFENE AUROBINDO ITALIA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Indicazioni

Trattamento sintomatico a breve termine di: dolore da lieve a moderato, quali cefalea, compresa cefalea emicranica, mal di denti; dismenorrea primaria; febbre.

Controindicazioni/eff.secondar

Ibuprofene Aurobindo Italia e' controindicato in pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; reazioni di ipersensibilita' precedenti (ad es. asma, rinite, orticaria o angioedema) in risposta all'acido acetilsalicilico o ad altri FANS; anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, in correlazione a terapia precedente con FANS; ulcera peptica/emorragia attiva o anamnesi di ricorrenza della condizione (due o piu' episodi distinti comprovati di ulcerazione o sanguinamento); grave insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 4.4); grave insufficienza cardiaca (IV classe NYHA); ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); disidratazione significativa (causata da vomito, diarrea o assunzione insufficiente di liquidi); sanguinamento cerebrovascolare o altro sanguinamento attivo; disematopoiesi di origine non nota. Ibuprofene Aurobindo Italia e' controindicato nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni.

Posologia

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Questo medicinale e' indicato solo per trattamenti a breve termine, negli adulti, senza prescrizione medica, non superiori a 3 giorni per la cefalea emicranica o non piu' di 4 giorni nel dolore e dismenorrea. Se i sintomi persistono o peggiorano, consultare il medico. Se un adolescente necessita di questo medicinale per piu' di 3 giorni, o se i sintomi peggiorano, consultare il medico. La dose di ibuprofene dipende dall'eta' e dal peso corporeo del paziente. La compressa deve essere deglutita con un bicchiere d'acqua preferibilmente dopo i pasti. Si raccomanda che i pazienti con disturbi allo stomaco assumano l'ibuprofene durante i pasti. Febbre e dolore da lieve a moderato. Adulti e adolescenti di peso >= 40 kg (12 anni e piu'); 200-400 mg somministrati in una singola dose o 3-4 volte al giorno a intervalli di 6 ore. Il dosaggio in caso di cefalea emicranica e': 400 mg somministrati in una singola dose, se necessario 400 mg a intervalli di 6 ore. La dose massima giornaliera non deve superare i 1200 mg. Dismenorrea primaria: adulti e adolescenti di peso >= 40 kg (12 anni e piu'); 200-400 mg 1-3 volte al giorno a intervalli di 6 ore, al bisogno. La dose massima giornaliera non deve superare i 1200 mg. Popolazione pediatrica: Ibuprofene Aurobindo Italia non deve essere somministrato a bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Anziani: i FANS devono essere usati con particolare cautela nei pazienti anziani che sono piu' soggetti a eventi avversi e sono maggiormente a rischio di emorragia, ulcera o perforazione gastrointestinale potenzialmente letale (vedere paragrafo 4.4). Se il trattamento e' necessario, occorre somministrare la dose minima per il piu' breve periodo di tempo necessario a controllare i sintomi. Il trattamento deve essere rivalutato a intervalli regolari e sospeso se non si osserva alcun beneficio o se si sviluppa intolleranza. Compromissione della funzionalita' renale: nei pazienti con riduzione della funzionalita' renale da lieve a moderata, la dose deve essere mantenuta al livello piu' basso possibile per il periodo piu' breve necessario a controllare i sintomi e la funzionalita' renale deve essere monitorata (per i pazienti con grave insufficienza renale, vedere paragrafo 4.3). Compromissione della funzionalita' epatica: nei pazienti con riduzione della funzionalita' epatica da lieve a moderata, la dose deve essere mantenuta al livello piu' basso possibile per il periodo piu' breve necessario a controllare i sintomi e la funzionalita' epatica deve essere monitorata (per i pazienti con grave insufficienza epatica, vedere paragrafo 4.3).

Interazioni

Occorre evitare l'uso concomitante di ibuprofene con le seguenti sostanze: acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati dalla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: in conseguenza degli effetti sinergici, l'uso concomitante di piu' FANS puo' aumentare il rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. Pertanto, occorre evitare la somministrazione concomitante di ibuprofene con altri FANS (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, quali warfarin o eparina (vedere paragrafo 4.4). In caso di trattamento concomitante, si raccomanda il monitoraggio dello stato della coagulazione. Metotrexato: i FANS inibiscono la secrezione tubulare del metotrexato e possono verificarsi determinate interazioni metaboliche che determinano una riduzione della clearance del metotrexato. La somministrazione di ibuprofene 24 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato puo' determinare una concentrazione elevata del metotrexato e un aumento dei suoi effetti tossici. Pertanto, occorre evitare l'uso concomitante di FANS e dosi elevate di metotrexato. Inoltre, occorre tenere in considerazione il rischio potenziale di interazioni nel trattamento a basse dosi di metotrexato, in particolare nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Nel trattamento di associazione occorre monitorare la funzionalita' renale. L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere assunto solo con cautela in associazione con le seguenti sostanze. Digossina, fenitoina e litio: la somministrazione concomitante di ibuprofene con preparati contenenti digossina, fenitoina o litio puo' aumentare il livello sierico di questi medicinali. Controllare il livello sierico del litio, della digossina e della fenitoina non e' necessario se l'uso e' corretto (massimo 3 o 4 giorni). Diuretici e antipertensivi: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e degli antipertensivi, compresi gli ACE-inibitori, i beta bloccanti e gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina-II. Nei pazienti con ridotta funzionalita' renale (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale), l'uso concomitante di un ACE inibitore e un antagonista dell'angiotensina II con un medicinale che inibisce la ciclossigenasi puo' determinare un'ulteriore compromissione della funzionalita' renale ed anche un'insufficienza renale acuta. Questo effetto e' in genere reversibile. Tale associazione deve essere usata solo con cautela, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere informati della necessita' di bere quantita' sufficienti di liquidi e occorre prendere in considerazione il monitoraggio periodico dei valori della funzionalita' renale nel periodo immediatamente successivo all'inizio della terapia di associazione. La somministrazione concomitante di ibuprofene e di diuretici risparmiatori di potassio o ACE-inibitori puo' causare iperkaliemia. E' necessario un attento monitoraggio dei livelli di potassio. Captopril: studi sperimentali indicano che l'ibuprofene contrasta l'effetto di aumento dell'escrezione di sodio determinato dal captopril. Aminoglicosidi: i FANS possono rallentare l'eliminazione degli aminoglicosidi e aumentarne la tossicita'. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Ciclosporina: il rischio di danno renale determinato dalla ciclosporina viene aumentato dalla somministrazione concomitante di determinati FANS. Questo effetto non puo' essere escluso neanche per l'associazione di ciclosporina e ibuprofene. Colestiramina: il trattamento concomitante con colestiramina e ibuprofene determina un prolungamento e una riduzione (25%) dell'assorbimento dell'ibuprofene. Questi medicinali devono essere somministrati ad almeno un'ora di intervallo. Tacrolimus: rischio elevato di nefrotossicita'. Zidovudina : Vi e' evidenza di un aumento del rischio di emartrosi ed ematoma nei pazienti emofiliaci HIV positivi sottoposti a trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Potrebbe verificarsi un aumento del rischio di ematotossicita' durante l'uso concomitante di zidovudina e FANS. Si raccomanda di valutare l'emocromo 1-2 settimane dopo l'inizio del trattamento concomitante. Ritonavir: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei FANS. Mifepristone: i FANS somministrati negli 8-12 giorni successivi al trattamento con mifepristone possono ridurne l'effetto. Probenecid o sulfinpirazone: possono causare un ritardo nell'eliminazione dell'ibuprofene. L'azione uricosurica di queste sostanze viene ridotta. Estratti di erbe: il ginkgo biloba puo' aumentare il rischio di sanguinamento con i FANS. Inibitori del CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene con inibitori del CYP2C9 puo' aumentare l'esposizione a ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9) e' stata evidenziata una aumentata esposizione a S (+) - ibuprofene di circa l'80-100%. La riduzione della dose di ibuprofene deve essere presa in considerazione quando potenti inibitori del CYP2C9 vengono somministrati in concomitanza, in particolare quando l'ibuprofene ad alte dosi viene somministrato con voriconazolo o fluconazolo. Antibiotici chinolonici: i pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un aumento del rischio di sviluppo di convulsioni. Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfoniluree. In caso di trattamento concomitante, si raccomanda il monitoraggio della glicemia. Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Antiaggreganti piastrinici (es. clopidogrel e ticlopidina): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Alcol, bifosfonati e oxpentifillina (pentoxifillina): possono potenziare gli effetti indesiderati gastrointestinali e il rischio di sanguinamento e ulcerazione. Baclofene: tossicita' elevata del baclofene.

Effetti indesiderati

Per quanto riguarda i seguenti effetti indesiderati, e' necessario considerare che dipendono in larga misura dalla dose e variano da paziente a paziente. Gli effetti indesiderati osservati piu' comunemente sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, anche letale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo la somministrazione sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente si e' osservata gastrite. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2.400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). In associazione al trattamento con FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati riscontrati durante il trattamento con ibuprofene, anche quelli nei pazienti con reumatismi sottoposti a terapia a lungo termine con alte dosi. Le frequenze indicate, che si estendono oltre le segnalazioni molto rare, si riferiscono all'uso a breve termine di dosi giornaliere fino ad un massimo di 1.200 mg di ibuprofene per forme di dosaggio orale e un massimo di 1.800 mg per le supposte. La valutazione delle reazioni avverse si basa in genere sulla seguente frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100); raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi, neutropenia). I primi sintomi o segni possono comprendere: febbre, mal di gola, ulcere alla superficie della bocca, sintomi simil-influenzali, grave affaticamento, sanguinamento nasale e della pelle. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita', quali orticaria, prurito, porpora ed esantema, nonche' attacchi d'asma (talvolta con ipotensione); rara: lupus eritematoso sistemico; molto raro: gravi reazioni di ipersensibilita'. I sintomi possono comprendere: edema al viso, gonfiore della lingua, gonfiore interno della laringe con restringimento delle vie respiratorie, dispnea, tachicardia, calo della pressione arteriosa fino al punto di shock potenzialmente letale. Disturbi psichiatrici Rara: depressione, stato confusionale, allucinazioni; non nota: ansia Patologie del sistema nervoso; non comune: cefalea, sonnolenza, vertigini, affaticamento, agitazione, capogiro, insonnia, irritabilita'; molto rara: meningite asettica; non nota: neurite ottica, parestesia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista; raro: ambliopia tossica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: tinnito; non noto: udito compromesso. Patologie cardiache. Molto raro: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, edema polmonare acuto, edema. Patologie vascolari. molto raro: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche; non comune: rinite, broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi gastrointestinali, quali pirosi, dispepsia, dolore addominale e nausea, vomito, flatulenza, diarrea, stipsi; non comune: ulcere gastrointestinali, talvolta con sanguinamento e perforazione (vedere paragrafo 4.4), perdita di sangue occulta che puo' portare ad anemia, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, colite, esacerbazione delle malattie infiammatorie intestinali, complicazioni dei diverticoli del colon (perforazione, fistola), gastrite; molto raro: esofagite, pancreatite, stenosi intestinale. Patologie epatobiliari. Molto raro: disfunzione epatica, danno epatico, in particolare con l'uso a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta, ittero Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo; non comune: fotosensibilita'; molto raro: gravi forme di reazioni cutanee (eritema multiforme, dermatite esfoliativa, reazioni bollose tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, alopecia, fascite necrotizzante); non nota: reazione ai farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) Patologie renali e urinarie; raro: necrosi papillare renale con l'uso a lungo termine (vedere paragrafo 4.4); molto raro: sviluppo di edema, in particolare nei pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che puo' essere associata a insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: malessere. Esami diagnostici. Raro: aumento dell'azoto urico nel sangue, delle transaminasi sieriche e della fosfatasi alcalina, diminuzione dei valori dell'emoglobina e dell'ematocrito, inibizione dell'aggregazione piastrinica, prolungamento del tempo di sanguinamento, diminuzione del calcio sierico, aumento dell'acido urico sierico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.  

Brand: AUROBINDO
Categoria: Analgesici
Dispositivo medico: No
Farmaco: Si
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